26.5.05

Remember today, forget(/ive) yesterday..

Millionaire say
Got a big shot deal
And thrown it all away but
But I'm not too sure
How I'm supposed to feel
Or what I'm supposed to say

But I'm not, not sure,
Not too sure how it feels
To handle every day
And I miss you love

Make room for the prey
'Cause I'm coming in
With what I wanna say but
It's gonna hurt
And I love the pain
A breeding ground for hate but...

I'm not, not sure,
Not too sure how it feels
To handle everyday
Like the one that just past
In the crowds of all the people

Remember today
I've no respect for you
And I miss you love
And I miss use love

I love the way you love
But I hate the way
I'm supposed to love you back





17.5.05

~̴̴̴Åřŷä~

..e con domani fanno circa 7560 ore..
ore buttate? no..
ore guadagnate? no..
ore ormai passate, da aggiungere al mucchio delle altre, la catasta di sabbiolina finissima che ormai è passata nella parte bassa della classifica continua a crescere, instancabile, intangibile, incorruttibile, incessante..
non fa rumore, scorre semplicemente, non si avverte quasi per niente..
a volte, però, reclama la sua presenza, e strattona, e ti fa intendere che esiste anche lei, e che non è come le altre cose, che passano, vanno, lasciano un segno, forse no, addio; lei passa, e anche se vuota, inconsistente, un segno lo lascia.
7500 e passa ore.. sono tante, suls!
all'inizio dici boh, vedremo quel che sarà, poi pian piano ti ci abitui, e per un carattere come il mio figurarsi, ci vuol niente...
però è strano, sembra come un qualcosa di irrealizzabile, o meglio, un qualcosa che dici "sarà" e poi non ci pensi, e tutto va avanti come nulla fosse. come il trovarsi sul greto di un fiume e avere la bella idea di tirare un sasso a una stella.. pensare che se lo si tirerà con forza, magari la si becca.. cercare tra i mille che ci sono lì, trovare la pietra adatta, non troppo leggera nè troppo pesante, giusta giusta. fare un passo indietro, prendere la mira, concentrarsi sull'obbiettivo, tendere il braccio.. tutto pronto, e in quel momento, eccolo, il dubbio, stupido, ma sensazionalmente reale.. se la colpisco, poi i pezzi mi cadranno addosso.....
no, non c'entra niente con la storia delle fate, con il sorriso di un bambino che finisce in frantumi, qui stiamo parlando di cose molto meno romantiche e sognose, sognatrici, sognanti... sono solo pensieri svuotati del loro peso che aleggiano leggeri, che salgono verso l'alto come i pezzi di carta bruciata al bancone del bar..

Sììì... Stupendo......

Hahaha... assurdo...
persone che non sentivi da una vita si riaffacciano così all'improvviso. Le vedi, le senti, le chiami, e tutto sembra come se il tempo si fosse fermato ad allora, a quando vi sentivate mooolto più spesso.
Per un'ora, diciamo, vivi in una bolla di sapone, un pezzettino di passato.. una sorta di pace non scritta. niente domande sul passato, vivi il presente e basta...
Certo, sono cambiate tante tante cose, però non si ha voglia di parlarne, va tutto bene così com'è..
panta rei, volendo fare proprio le persone serie.. tutto scorre, tutto non è mai più lo stesso di una volta, troppe variabili sono state calcolate, modificate, e se ne sono andate senza lasciare impronta di esser mai esistite.
Lo so, non sono cose carine da dire, però boh, sono alcuni episodi che ti lasciano dentro la contentezza di aver incontrato di nuovo una persona che conoscevi anni prima, e che magari(anzi senza magari) è cambiata, non sotto i tuoi occhi. Come vedere un DVD e saltare due o tre capitoli, saltare avanti di 20 minuti buoni e aver perso un attimo il filo. Poi però si accumulano i pensieri, uno sull'altro, come pagine di un libro, piene di "ma", di "se" e di "forse", e quindi al mezzo sorriso che si stava affacciando, fai posto a un silenzio impassibile, a perderti nei tuoi pensieri, pensosi, a pensare a chissà che e a chissà cosa.. con l'ombra della "contentezza" di prima che si allunga fino a svanire..



“siamo solo noi...
quelli che poi muoiono presto
quelli che però è lo stesso
siamo solo noi
che non abbiamo più niente da dire
dobbiamo solo vomitare
siamo solo noi
che non vi stiamo neanche più ad ascoltare”




10.5.05

bad mood..

...è incredibile come certe serate possano partire col piede giusto e poi prendere una direzione decisamente opposta. basta un niente, una parola non detta, una di troppo, un incontro... davvero poco.
certo, ora, con l'orgoglio(vero ci) e l'umore sotto i tacchi, è un po' dura realizzare e analizzare la cosa. ovviamente parlando di orgoglio, non posso non citare Marsellus Wallace.. "l'orgoglio non aiuta... mai...". non sono molto d'accordo con questa cosa, però faceva effetto metterla lì, per chi sa a chi è riferita, e quando viene detta..
resta cmq incredibile come certe persone abbiano una capacità particolare, quasi unica, di mettere a disagio le altre persone, nel mio caso di farmi sentire una merda.
è tutto così facile, ci si riesce quasi ad occhi chiusi, senza guardare, bastano 2 parole, 3 quando proprio ci si vuole mettere d'impegno..
lo so che non sono un tipo tristo e mogio, però in serate del genere lo divento..
cmq voglio ringraziare un paio di persone che nonostante tutto, basta facciano un gesto, senza impegno, per farmi tornare il sorriso. grazie di cuore..
ora la smetto e vado a dormire, perchè mi sa che è la soluzione migliore...




Goodnight to butterflies,
moons and fairies

un bacio, Marco



P.s. vorrei aggiungere, con enorme sarcasmo, una classica definizione di Flaiano, opportunamente sistemata: "[siamo tutti]buoni a nulla, capaci di tutto"..